Wine Intelligence, US Internet and Social Media Report 2015

Wine Intelligence, US Internet and Social Media Report 2015

"US Internet and Social Media Report 2015" è una ricerca appena pubblicata da Wine Intelligence, società britannica specializzata in ricerche di mercato per il mercato del vino, la quale ci mostra un ulteriore, valido, motivo per utilizzare la rete e i social media del vino: perché sono la primaria fonte di raccolta di informazioni da parte dei consumatori, in questo caso americani. E quindi, un'opportunità preziosa per entrare in contatto e relazione con loro.

Sono 58,5 milioni i consumatori di vino (cioè coloro che consumano vino almeno una volta al mese) che dichiarano di utilizzare Internet e i social media per ricercare informazioni sui vini...

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Go direct al Wine2Wine

Go direct al Wine2Wine

"Go direct" è il risultato di una lunga serie di riflessioni e confronti tra i colleghi della #DWCC - Digital Wine Communication Conference e del #WBIS - Wine Business Innovation Summit, nello scorso gennaio 2014.

(...) Al nostro fianco c'erano due protagonisti (fra i non pochi oggi al lavoro su queste innovazioni) come Reka Haros (Pier Sfriso Winery) e Armin Kobler (Weinhof Kobler), due testimoni molto coinvolti nelle pratiche di approccio diretto al consumatore e al potenziale nuovo cliente...

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#hashtag: Vinitaly 2012

Uno degli indicatori del successo di una manifestazione o di un evento, è sicuramente il buzz sulla rete, o se preferite il numero di citazioni sparse nei diversi luoghi d'incontro virtuali: forum, social networks, piattaforme di ogni genere e tipo. 

Un trattamento al quale nessuno può sottrarsi, tantomeno una manifestazione internazionale come Vinitaly, con i suoi 140 mila visitatori da 120 paesi diversi, la maggior parte dei quali fornita di strumenti di connessione assortiti: smartphone, tablet, portatili. Nei primi giorni, le troppe connessioni simultanee hanno portato il sistema di telecomunicazioni al totale collasso: forse anche per questo, stando ai dati forniti da un motore di ricerca in real time come Topsy, dal 6 marzo al 6 aprile sulla piattaforma di Twitter si sono registrate solo 15 mila citazioni. A queste però andrebbero aggiunte le migliaia di RT (retweets) e di replay ad alcuni tweet, che nel computo finale farebbero lievitare non poco la cifra finale: un twitterer (persona che commenta su Twitt) con un gran numero di followers (persone che seguono ciò che scrivepuò infatti arrivare a influenzare (raggiungere, farsi vedere da) migliaia di persone. 

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Grandi brand a confronto nel "buzz" della rete

Partiamo da un assunto generalmente condiviso: qualsiasi azienda ha il diritto di disinteressarsi del web, di chi lo frequenta e di come lo frequenta, dei suoi fenomeni e delle sue dinamiche. E' una scelta.

Ma il web non si disinteressa dell'azienda (e se lo fa, è perfino peggio). Dunque, conoscere cosa si dice in giro di se' e dei propri prodotti, in quali contesti e spazi, chi ne parla e perché, e se è possibile entrare in relazione con costoro, aprire un dialogo, interagire... sono comportamenti che ogni azienda dovrebbe far propri, a prescindere dalle dimensioni e dalla notorietà.

Ciò premesso, come si comportano sul web le grandi aziende del vino (quelle che, in teoria, dovrebbero avere le risorse umane e finanziarie per mettere in atto strategie di marketing e comunicazione mirate a seconda dei diversi media che vanno a interessare)?

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Vinitaly e i suoi "fratelli": 4 grandi fiere del vino a confronto

Sono questi i 4 capisaldi del commercio, della comunicazione, del business del vino mondiale. Quattro fiere internazionali: le prime tre a cadenza annuale, l'ultima biennale.

Gli operatori del settore conoscono bene le valenze di ciascuno di questi appuntamenti, le loro caratteristiche, pregi e difetti: sanno qual’è la fiera più rigidamente professionale e quella più popolare, l’evento più mediatico e quello più affaristico, e si regolano di conseguenza, modulando la propria partecipazione in relazione agli obiettivi che vogliono raggiungere.

Per quanto abbastanza comparabili, le 4 fiere non sono però del tutto commensurabili.

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Social Media Intelligence / Buzz Index II

Continua il nostro monitoraggio delle conversazioni sui social media italiani e internazionali. Sono informazioni estratte da un nostro nuovo servizio che abbiamo chiamato Social Media Intelligence: un pacchetto di servizi riservato alle aziende vitivinicole e ai loro brand.

Questo è il primo report che pubblichiamo nel 2010 (i precedenti li trovate qui e qui). Il superamento del periodo festivo si fa sentire sulle performance dei brand di denominazione. Il "buzz index" indica le variazioni percentuali delle citazioni di una data denominazione vinicola - o di un brand -  in una certa settimana, messe a confronto con quelle rilevate nelle due settimane precedenti.

Ebbene, ne risentono soprattutto le denominazioni tipicamente "stagionali" come quelle caratterizzate dalla produzione di spumanti: Prosecco, Franciacorta e Trentodoc per l'Italia, ma anche Champagne e Cava tra le più importanti nel mondo.

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Social Media Intelligence / Buzz Index, vino e denominazioni

Continua il nostro monitoraggio delle conversazioni sui social media italiani e internazionali. Si tratta di una  parte di un nostro nuovo servizio che abbiamo chiamato Social Media Intelligence: un pacchetto di servizi riservato alle aziende vitivinicole e ai loro brand.

Questa settimana vogliamo introdurre il "buzz index": "buzz" è il brusio della rete, ovvero l'insieme delle conversazioni in corso sui social media (tra i principali oggetti di osservazione: blog, Twitter, Facebook). Il buzz index indica le variazioni percentuali delle citazioni di una data denominazione vinicola - o di un brand -  in una certa settimana, messe a confronto con quelle rilevate nelle  due settimane precedenti.

A titolo di esempio, diamo un occhiata alla perfomance complessiva della parola vino nelle quattro lingue principali: inglese, spagnolo, francese, tedesco e italiano.

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Social Media Intelligence / Prosecco

Citazioni del "Prosecco" sui social mediaAbbiamo introdotto un nuovo servizio di monitoraggio delle conversazioni sui social media italiani e internazionali. Lo abbiamo denominato Social Media Intelligence. E' un pacchetto di servizi riservato alle aziende vitivinicole e ai loro brand, serve a formare le risorse interne delle aree marketing e comunicazione all'attività sui social media. "Preparare, ascoltare, parlare, coinvolgere" sono le quattro fasi richieste per essere attivi sul mondo online.

Per realizzare il monitoraggio ci avvaliamo di diversi strumenti di lavoro, i quali forniscono molte informazioni sulle tendenze, quantità e qualità delle conversazioni online. Alcune di queste informazioni le vogliamo rendere disponibili al nostro pubblico di lettori.

Per cominciare, abbiamo scelto di monitorare la denominazione del Prosecco, sicuramente il brand della spumantistica italiana più noto e affermato su scala internazionale.

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