Il digitale è una cultura (ci vediamo a W2W)

Il digitale è una cultura (ci vediamo a W2W)

..e un ambiente. E' un approccio nuovo ad abitudini, azioni e problematiche note. E come per tutto ciò che è nuovo, non per tutti riesce facile (e indolore) questa uscita dalla comfort zone delle pratiche e dei modi di pensare tradizionali. E nel mondo del vino, l'irruzione del digitale in molti segmenti della vita di tanti professionisti e imprenditori (pensiamo in primo luogo ai produttori, ma anche a rivenditori, agenti, importatori...) rischia di essere particolarmente traumatica, come una cura troppo radicale che si cerca continuamente di rimandare. Il problema è che il mondo la' fuori non aspetta nessuno, e se non si trova il modo di mettersi in pari, rimanere fuori dal giro - fino a chiudere bottega... - sarà solo questione di tempo. 

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4 cattive abitudini da abbandonare subito, e qualche consiglio per farlo

4 cattive abitudini da abbandonare subito, e qualche consiglio per farlo

I tempi cambiano, la gente cambia, il mondo corre, persino il clima - dicono - non è più lo stesso. Solo certe (cattive) abitudini di tanti produttori rimangono graniticamente le stesse, da sempre; se si vuole che le cose comincino a girare in maniera diversa, più positiva, occorre cambiare anche quelle, abbandonandole subito. Di seguito, gli atteggiamenti nei quali ci imbattiamo più di frequente, e qualche suggerimento per porvi rimedio...

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2015: 5 (facili) predizioni di comunicazione e marketing del vino

2015: 5 (facili) predizioni di comunicazione e marketing del vino

Un altro anno se ne va, e come di consueto, all'affacciarsi del nuovo  previsioni e predizioni si sprecano, anche nel nostro settore. L'anno scorso abbiamo parlato di errori da non ripetere, questa volta parliamo di best practices da adottare subito, senza aspettare il 2 gennaio.

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Vinitaly 2014: si fa presto a dire social

La nuova comunicazione, la rete, le nuove tecnologie.... E’ un’onda montante che avanza, incalza, a volte -spesso- sommerge. E le aziende del vino? c’è chi veleggia con disinvoltura perchè i nuovi mezzi li conosce e li maneggia da tempi non sospetti, chi si volta dall'altra parte cercando di rimandare il più possibile il fatale (ma inevitabile) confronto, chi annaspa e boccheggia… Qualcuno si rassegna e si mette a studiare, sperimentando con estrema cautela.

Ma i più improvvisano. Incaricano qualche agenzia, qualche cosiddetto esperto dei cosiddetti social media e  dicono “Quest’anno al Vinitaly dobbiamo avere i blogger. Dobbiamo fare una campagna social, una comunicazione social, un concorso social, insomma qualcosa del genere”. L’ambiente social, a ben vedere, è semplice: una volta capito come si apre una pagina aziendale su Facebook, cosa sono gli hashtag e dove si mettono (praticamente ovunque, per non sbagliare), il più è fatto, no? Ah, caspita, stavamo dimenticando Instagram Pinterest! Ecco, lanciamo un concorso fotografico. E su YouTube mettiamo i video dell’azienda. 

Il resto verrà da se’… O no?

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Aziende del vino e new media: l'importanza di capirsi

Lavorando nel mondo del vino da ormai molti anni, con il tempo mi sono impadronita anche del suo linguaggio. Questo significa che, se mi parlano di portinnesti, di livelli di APA, o di tempi di inoculo dei batteri per innescare la FML, so perfettamente a cosa si riferiscono. Tutto questo, ovviamente, ha richiesto da parte mia una notevole dose d'impegno personale - la mia formazione scolastica non c'entra nulla con il mondo tecnico dell'enologia - studio e applicazione. 

E tempo, tanto tempo. In cambio però, ho acquisito notevole dimestichezza con la materia e il linguaggio che ad essa afferisce, condizioni che ritengo necessarie per entrare in sintonia con un settore altamente complesso come quello del vino - dal campo alla bottiglia finita. Nel settore del marketing e della comunicazione poi, parlare la stessa lingua del cliente diventa una condicio sine qua non.

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Digital Wine Business, la formazione

Il prof. Davide Gaeta introduce un nostro corso al Dipartimento di Vitivinicoltura di San Floriano, Università di Verona"Digital wine business" è l'espressione che utilizziamo noi di Fermenti Digitali per definire le trasformazioni del modo di comunicare del mondo del vino, e indicare le opportunità dell'interattività, delle nuove forme di marketing (ideali per piccole così come per grandi cantine), delle numerose innovazioni e tecnologie software che impattano la produttività aziendale e individuale.

Su questi argomenti svolgiamo da tempo attività di consulenza e formazione per le imprese vitivinicole. Soprattutto quest'ultima è importante per il nostro modo di vedere e operare. In questi nuovi scenari è imperativo aiutare le aziende a investire sulla competenza delle risorse umane in azienda, preparandosi a "internalizzare" le capacità per gestire la convergenza digitale.

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Blogging: per molti (ma non per tutti)

In genere, quando le aziende progettano la loro presenza in rete, la soluzione più immediata e tradizionale che viene loro in mente è quella di aprire il classico sito web.

Ora, se è vero che per la progettazione di un sito aziendale professionale è bene affidarsi a professionisti, i problemi sorgono quando si tratta di mantenerlo e aggiornarlo...

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